Ponza

Mario e Luigi al Concerto dei Quenn

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IL PUNTO

 

Beh…che dire…ci troviamo di fronte ad una qualcosa di forte,senza precedenti..che deve essere esaminato con calma,senza farsi prendere da emozioni di stampo folkloristico di rabbia o felicità che sia. Diciamo innanzitutto che più o meno ogni appassionato di musica..almeno una volta nella sua vita..si è avvicinato alla musica dei Queen..e che non ci sia nessuno che non ne conosca almeno un brano.. “We are The Champions” o “The Show Must Go On” tanto per citarne un paio. Ricordando la straordinaria notorietà di questo gruppo storico…che aveva per molti in Freddie Mercury (voce), tristemente scomparso per A.I.D.S il 24 novembre 1991 l’ anima, risulta alla storia l’unico gruppo dove ogni singolo suo componente ha scritto almeno un brano che poi è diventato una hit mondiale..trasformando il nome Queen in un autentico marchio di fabbrica. Qui ci dobbiamo per un momento soffermare…ragionando e pensando se degli artisti come Brian May (61), Roger  Taylor (59) e Paul Rodgers (59) (nuovo arrivato..e che arrivato!) al di la del loro nome e della loro fama…essendo tra i più grandi musicisti di vecchia data “ancora” per fortuna in circolazione in tempi musicalmente “ammazza-rock” ..abbiano il diritto di dire la loro in senso di creatività musicale e non commerciale, anche usando come è lecito un marchio scottante come quello dei Queen. Perché no?? In fin dei conti è lecito..perché sono stati proprio Brian May e Roger Taylor , unici superstiti del gruppo degli “Smile” a fondare la band nel 1970, perché sono stati loro a selezionare tra tanti musicisti il sapiente grandioso e taciturno John Deacon (bassista e compositore del gruppo allontanatosi dalla musica nel 1997, anno della sua ultima apparizione “live” con i Queen)..e infine perché il più grande cantante del mondo mai esistito sul nostro pianeta, Freddie Mercury , con straordinarie capacità vocali (con un'estensione pari a tre ottave senza l'uso del falsetto, ed a 3 e mezzo con l'uso dello stesso)…lo disse, lo scrisse e lo cantò persino: “Lo spettacolo deve andare avanti” aggiunse anche “Se dovessi fare qualche altra collaborazione artistica..mi piacerebbe farla con Paul Rodgers”, allora cantante dei Free ed in seguito Bad Company. Resta da capire, una volta messo da parte il dolore per una perdita indimenticabile come quella di Freddie se ci si trova oggi nel 2008, anno della pubblicazione di “Cosmos Rocks” nuovo album dei Queen + P.Rodgers (a 17 anni da “Innuendo” , ultimo in studio con Freddie,  ed a 13 da “Made in Heaven” album di raccolta di registrazioni inedite, b-sides e remix con Freddie ) davanti ad un fenomeno commerciale o davanti a gente, che rispettando in pieno un testamento…il loro mestiere e la loro voglia di non lasciarsi morire, vuole gridare…ci siamo ancora…e che il rock, quello vero non muore mai. In termini musicali, ci tengo a precisare che i paragoni Freddie VS Paul non hanno senso, non potrebbero mai averlo…perché Freddie e Freddie..e nessuno come lui esiste ed è mai esistito…ma vedere l’oramai “duo” Brian & Roger avere una tale grinta e lucidità artistica..interagire con un grande cantate blues quale fosse Paul Rodgers, in qualcosa di nuovo e di vecchio contemporaneamente, permettetemelo di dire…è veramente eccitante, visti i risultati ottenuti. Quando si incontrarono per la prima volta sul palco del “U.K. Music Hall of fame” nel 2004, si capì subito che ci fosse un gran bel feeling tra di loro, nell’esibizione di “All right Now” (celebre hit dei Free) c’era energia e personalità da vendere…oltre che i complimenti della critica mondiale…e testamento di Feddie a parte, l’idea di andare dapprima in tour insieme di Brian May, testimoniata dal seguente disco live “Return of The Champions” (2005)…e questo disco nuovo…sono la prova che è solo l’amore infinito per la musica e nient’altro di commerciale o di marketing, il motivo di questo ritorno ed unione artistica eccellente. Seguendoli dapprima con curiosità …e con grande approvazione dopo, decisi ,in prossimità dell’uscita dell’imminente nuovo disco a metà settembre, di andare a vederli dal vivo al Palalottomatica di Roma, scegliendo come compagno di avventura un amico che di Queen…se ne intende…per godere di questo spettacolo che si preannunciava unico ed emozionante insieme.. e per avere nella sua testimonianza un abile ed importante confronto musicale e di idee sullo stato di salute di questa band…e sul progetto artistico in promozione “live” quanto mai ambiziosissimo di Brian & Roger…il risultato??? Eccolo qua..leggetelo..è vostro!

TRACKLIST

Intro
Surfs Up…School’s Out
Tie Your Mother Down
Fat Bottomed Girls
Another One Bites The Dust
I Want It All
I Want To Break Free
C-lebrity
Seagull
Love Of My Life
39
Drum Solo
I’m In Love With My Car
Say Its Not True
Bad Company
Feel Like Making Love
Guitar Solo
Bijou
Last Horizon
Crazy Little Thing Called Love
A Kind Of Magic
The Show Must Go On
Radio Ga ga
Bohemian Rhapsody

BIS

Cosmos Rockin’
All Right Now
We Will Rock You
We Are The Champions
God Save The Queen

 

La tracklist scelta dal gruppo (che è solito modificarla leggermente di data in data a seconda del paese) come rivela il sito ufficiale, per chi conosce i brani e la storia della band, dà l’idea di come sia stato strutturato il concerto ed il tour..che vede come introduzione prevedibile ed intelligente un brano tratto dal nuovo disco “Cosmos Rocks” la tredicesima ma non meno importante traccia … “Surfs Up…School’s Out” , brano veloce e tecnicamente valido, mischiando il vecchio ed il rinnovato (in parte) sound dei Queen con Paul. Nell’entusiasmo più esasperato si prosegue con la maestosa “Tie Your Mother Down”…cantata splendidamente dall’ottimo Paul Rodgers, secondo pezzo del concerto per eccellenza. Questa, in effetti, è stata inserita sempre tra i primi brani dal vivo, preferibilmente come seconda, sin dagli anni 70..epoca della sua produzione per scelta probabilmente anche di Freddie. Paul, sembra trovarsi ( e come non potrebbe ) a suo àgio nella successiva “Fat Bottomed Girls” brano scritto da Brian May nel lontano 1978 per l’album “Jazz”.Il brano in realtà di jazz ne ha ben poco a che vedere, piuttosto orecchiabile si lega molto alla voce di Paul che lo esegue come se fosse un suo brano da sempre presente nel suo repertorio. In realtà è risaputo come la musica di Rodgers sia ben diversa da quella dei Queen, anche se con tratti di Rock’n’Roll in comune..e che dunque per salire sui quei palcoscenici, si sia dovuto reinventare quasi del tutto come artista. L’ambiente del Palalottomatica è già rovente, perché ogni spettatore (per la verità ogni fan) risponde alla grande alla band e segue con molta attenzione cantando a squarciagola dimostrando una certa dimestichezza e conoscenza di tutto il repertorio, rendendo, nel finale meno complicato il lavoro vocale di Paul negli acuti di “The Show Must Go On” anche se lo stesso è sembrato difendersi con maestrìa ed ottima interpretazione. Tra l’altro intelligentemente i nostri eroi, tra le loro innumerevoli hits hanno scelto quelle più idonee alle sue caratteristiche vocali, non stravolgendo così i brani con versioni strane ( per la verità tutte conformissime in arrangiamenti alle originali e suonate benissimo) cercando di allontanare il paragone inutile e fuori luogo con Mercury. Il pubblico per la verità…sembra apparentemente non risentirne. Il concerto prosegue e l’adrenalina aumenta quando arriva “Another One Bites The Dust” e poi…finalmente…e dico finalmente…un brano del poco celebrato e grandissimo album “The Miracle” (1989) “I Want It All”. Infatti i Queen scelsero quell’anno di non promuoverlo con un tour, così come il successivo “Innuendo” (1991) dove la malattia di Freddie purtroppo avanzava inesorabilmente, datando le ultime apparizioni dal vivo della band nel 1986, anno del “Magic Tour” e dello storico “Live at Wembley”. Devo dire con onestà che fra tutti i brani, “I Want It All” è stato tra quelli che mi ha emozionato di più…perché pensavo che fosse musicalmente ineseguibile dal vivo, a causa di passaggi di chitarra e batterìa difficilissimi da eseguire alla loro età ed arrangiabili soltanto in studio…ed invece…sono stato seccamente e fortunatamente smentito. Tutto fila liscio ed “I Want To Break Free” scioglie anche gli ultimi ancorati alle sedie del Palalottomatica. Dopo aver trascinato i cuori dei presenti è ora di tornare all’attualità con uno dei brani più rock e struggenti di “Cosmos Rocks” nonché primo singolo dopo l’uscita dell’album tuttora in giro per le radio…”C-lebrity”.Grande brano, tipico sound dei Queen di sempre. A far ricordare la volontà del gruppo di non voler sostituire Freddie e di risaltare la collaborazione con l’amico e collega Paul Rodgers ci pensa la sua “Seagull”, suonata e cantata in solo come giusto. La scena a questo punto, viene occupata da uno per volta dei 3. Fa il suo ingresso per primo Brian May, arrivando a due passi da me ed il Rez, il palco per il tour effettivamente è stato progettato e realizzato a T, avendo il punto più avanzato sotto di noi (e quindi alla base della T per intenderci). L’atmosfera era veramente surreale, come d’incanto ognuno sapeva cosa stesse per accadere, Brian si siede sullo sgabello con la chitarra a 12 corde e comincia a dialogare col pubblico, più che mai in silenzio e attento ad ascoltare…è l’ora della commozione e di tirare tutti insieme la voce, rivoltando i nostri sguardi verso il cielo…tutti per Freddie… “Love of My Life”…tra le lacrime di Brian, quelle mie…di Luigi…e di tutto il Palalottomatica. Gli applausi non cessano un solo istante ed il pubblico, si rende partecipe sorprendendo lo stesso chitarrista, nel brano successivo… “39” (stile country) cantando la canzone dalla prima ed ultima parola…questa è Roma e l’Italia per i Queen…una serata che difficilmente dimenticheranno per l’accoglienza ricevuta. Dopo Brian è il momento di Roger Taylor…la scena è tutta sua e qui oltre alla mia pelle d’oca ho visto rabbrividire un sacco di gente, come per dire…adesso vi faccio vedere e ricordare chi sono…perché se è vero che Brian May viene ricordato come tra i più grandi chitarristi del mondo..un po’ meno ingiustamente a mio avviso viene celebrato come musicista e grande batterista Roger…ed immaginate lo sguardo incredulo del Palalottomatica nell’osservarlo a suonare con le sole bacchette della batteria…le note del contrabbasso (con il bassista sorpreso ed incredulo in verità) improvvisando note di “Another One Bites The Dust” e “Under Pressure” con una velocità ed una precisione notevole, ma questo è solo l’inizio. Mentre Roger si divertiva, alla base della T del palco, veniva rapidamente installata una seconda batteria dove successivamente, pezzo per volta…Roger se ne impossessava come per gioco dando vita ad un “Drum solo” fantastico nel suo stile inimitabile, a dimostrazione che la pensione potrà attendere ancora una decina d’anni almeno…e che il capello bianco e quel po’ di pancetta, rappresentano solo un cambiamento di stile J . Senza pausa all’urlo di un “One,Two,Three,Four..” comincia a suonare e a cantare un brano che porta la sua firma ed anche la sua voce nell’album originale “A Night at The Opera” (1975)…dal titolo “I’m In Love With My Car” , facendo rientrare tutti gli altri componenti del gruppo tranne Paul Rodgers. Il Gig di Roger si chiude con “Say It’s Not True” canzone scritta dal batterista per Nelson Mandela un paio di anni fa ed arrangiata in 3 voci con la presenza vocale e strumentale di Brian e Paul per essere contenuta in “Cosmos Rocks”.Il brano sancisce il ritorno sul palco di tutti i componenti, che a loro volta ancora…lasciano le scene a Paul Rodgers, che sfodera dal suo repertorio la famosa “Bad Company” (che era il cavallo di battaglia per l’appunto dell’ultima band a cui è appartenuto che aveva lo stesso nome) e “Feel Like Making Love”. Tra gli applausi, a scambiarsi la scena sono ancora Paul con Brian, che con il “Guitar Solo” “Bijou” ( brano di “Innuendo” con il sottofondo della voce di Freddie Mercury originale) e “Last Horizon” (brano instrumentale  contenuto in “Back To The Light” di Brian May del 1992 ). Da ora in poi, tutti insieme fino alla fine… si riparte con “Crazy Little Thing Called Love” che Paul suona e canta con la chitarra insieme agli altri senza sbafature ed “A Kind of Magic” . Esse servono per ritornare nell’orbita storica dei Queen, tanto per non uscire troppo fuori tema ed a lasciare il posto all’attesissima “The Show Must Go On” che schioda letteralmente il Palalottomatica e “Radio Ga Ga”…che vede come nel video della canzone, sincronizzare tutti i presenti nel battito delle mani….sommergendo di tanto amore ed entusiasmo i nostri eroi, visibilmente commossi e compiaciuti. Da notare che non ho mai visto un Luigi così, straordinariamente e giustamente trascinato insieme a me da quell’ondata di energia. D’improvviso dal palco giunge a noi un video con il volto di Freddie Mercury che canta tutta la prima parte di “Bohemian Rhapsody” con Roger Taylor che suona in sottofondo la batteria sulla registrazione…con il pubblico in delirio…col seguito della seconda parte eseguito dal vivo con la voce di Paul Rodgers. A questo punto, lo spettacolo sembra volgere al termine, rimane la parte dei BIS che di consueto si usa fare nei concerti…e la band esce di scena. Qualche minuto ancora…che occorrono a me ed il caro Rez  per qualche breve commento e riprendere fiato davanti a tutto quell’immenso…che i nostri ritornano sulla scena con “Cosmos Rockin’”, brano Rock’n Roll di apertura di “Cosmos Rocks”, che si dice sia stato scritto in onore del dottor Brian May  per la recente laurea in astronomia ottenuta con successo lo scorso anno. Segue la conosciutissima  “All Right Now”, brano dei Free di Paul Rodgers…ed hit degli anni ’70….ed infine si chiude come si è fatto sempre dal vivo dal 1977 in poi…e cioè con “We Will Rock You” e “We Are The Champions”…brani ultra-famosi gettonati e conosciuti a livello mondiale…( e per quest’ultima a proposito di mondiale J ) contenuti nel fortunatissimo “News of The World”. Le luci si accendono per la dovuta e meritata Standing Ovations col sottofondo di “God Save The Queen”, per questi “ragazzini” che non hanno proprio voglia di starsene a casa, a giudicare da quanto visto lo spettacolo è stato mastodontico…è continuato come voleva Freddie, per Freddie e non senza Freddie ( perché noi tutti lo sentivamo e sembrava anche di vederlo in mezzo a noi...) e non solo ci ha permesso di capire che l’idea di questo progetto risulta valida per affiatamento musicale tra Brian,Roger e Paul…ma anche che non è una trovata commerciale…che “The Cosmos Rocks” è un buon lavoro..che il più grande cantante del mondo non sarà sostituito perché nessuno lo vuole sostituire e nessuno è in grado di farlo…che il paragone artistico non deve essere fatto perché è una cosa stupida e senza senzo…che due grandi musicisti come Brian May e Roger Taylor non devono rimanere a casa se hanno ancora tanto da dare…soprattutto quando ci danno il piacere di riscoprire un signor cantante di nome Paul Rodgers che ha una bellissima voce, ve lo garantisco…e che canta le canzoni alla sua maniera, da signore senza tentare di imitare e sostituire Freddie Mercury con grande efficacia e personalità artistica…che mi dispiace che a questo progetto non ci sia anche John Deacon, ritiratosi come già detto per scelta nel 1997, ma che comunque approvi la cosa…perché avrebbe potuto dare un contributo notevole alla causa, come ha sempre fatto da quando esistono i Queen, sia nella stesura e composizione dei brani…sia dal vivo. Mi sarebbe piaciuto vedere il suo volto serio e taciturno sul palco…grande professionista, indimenticabile anche lui.
Ringrazio infine per il supporto e per la condivisione di questa indimenticabile serata “storica” l’amico caro Luigi Di Meglio…con la quale ho sentito il dovere di parteciparvi, i Queen, Paul Rodgers…e persino gli organizzatori del concerto…che sono stati in grado di appendere sia in alto..sia fuori ai servizi igienici del Palalottomatica…uno striscione pubblicitario con scritto VETOR aliscafi Anzio – Ponza! J Ce li vedo Brian May e Roger Taylor all’imbarco di Anzio a fare i biglietti….da residente ovviamente! Scherzi a parte….! See the photos and videos for details!!!

“GOD BLESS THE MUSIC….GOD SAVE THE QUEEN, NOW AND FOREVER!!!!"

by Mario your DJ Marale