Ponza

Grammatica Ponzese

SALVAGUARDIA E STUDIO DELLA LINGUA PONZESE

Questa sezione nasce con l'intento di raccogliere materiale sull'argomento LINGUA PONZESE, e di fornire spiegazioni sull'uso più appropiato del Ponzese, nostro linguaggio isolano codice dei nostri padri e dei nostri nonni e di tutte le persone che hanno un legame o hanno avuto un approccio con il patrimonio di conoscenze che l'isola ha da offrire!!

 

Ringrazio Peppone, Assunta e Giada per i loro contributi.

 

• Differenze tra Ponzese e Fornese

• Grammatica

• Filastrocche

• U paes du c...

• Parole in disuso

• SAGGEZZA POPOLARE

DIFFERENZE TRA PONZESE E FORNESE

 

Le differenze ci sono perchè i due nuclei abitativi sono stati formati in tempi diversi e con persone provenienti da luoghi diversi. Al porto sono stati introdotti coloni provenienti da Ischia mentre nella parte nord coloni provenienti da Torre Del Greco. Dal 1600 a questa parte il dialetto di questi due luoghi della Campania si è amalgamato e ha avuto un evoluzione tutta sua formando l'attuale ponzese.

Ci sono forti similitudini nella dizione delle parole tra questi dialetti tuttavia nel corso della storia il ponzese ha preso una sonorità a sè stante.

 

ALTO, a ponza si dice CHILL E' AUT e alle Forna CHILL E' AJAUT.

BOTTIGLIA, a Ponza si dice BUTTIJIA, alle Forna BUTTEJIA.

QUATTORDICI a Ponza si dice QUATTUORDECE e alle Forna QUARTODICI.

RICCIOLA a Ponza RGGIOL e alle Forna RIGGIOGLIE.

MANGIATO a Ponza MAGNAT e alle Forna MAGLICAT.

 

 

GRAMMATICA

Coniugazioni del verbo essere

 

IO TU ISS NUJE VUJE ALLOR che spesso nel ponzese parlato si omette

 

PRESENTE VERBO ESSERE
Ij song
tu sii
iss je
nuje simm
vuje site
allor song
PASSATO PROSSIMO
ij song stat-song stat
tu sii stat-si stat
iss je stat
nuje simm stat-simm stat
vuje site stat
allor so stat
IMPERFETTO
ij ero
tu sir
iss er
nuje eren
vuje sirev
allor eren
TRAPASSATO PROSSIMO
ij ero stat
tu sir stato
iss er stat
nuje eren state
vuje sirev state
allor eren stat

Gradi di parentela

U'no - Nonno
A'no - Nonna
Sa'so - Sorella
Sa'fra - Fratello (molto in disuso)
Mamme - Mamma
Tate - Papa (molto in disuso)
U'zii - Zio
A'zii - Zia
cu'ci/cu'gi - Cugino
n'gnora - Suocera/nuora
n'gnore - Suocero/nuoro

FILASTROCCHE

Filastrocca sulla paura dei temporali

 

Trone e lampe fatte arrasse,
chesta a case i santu biase.
Santu Biase e Santu Salvatore cheste è a casa i nostro Signore,
ca steve ammiezze a nu campe addo' nun ce putevene nè trone e nè lampe.

 

U PAES DU CAZZ!!!

Come disse una volta un viaggiatore vicino a me, mentre era sulla mia isola, chist e propio u paes du cazz!!! riferendosi all'uso che si fa nel dialetto ponzese della parola in questione ...a Ponza questo termine non è usato solo come intercalare ma come rafforzativo di frasi e messa affianco ad altre parole assume di volta in volta significati diversi...

 

Che cosa cerchi? Traduzione: "Che cazz vuo??

Chi è costui che si presenta dinnanzi a me con fare spavaldo? Traduzione: Ma chi cazz é???

Adesso le circostanze sono drammatiche Traduzione: Mo so cazz???

Abbiamo poco con cui sfamarci Traduzione: Tenimm cazz cucuzziell e ove

Sei uno stupidino Traduzione: Si na cap i cazz

Non siete stati in grado di assolvere il compito assegnatoviTraduzione: Nun site stat cazz!!!

Ti sei intrufolato furbescamente Traduzione: Si arrevat cazz cazz

Quello che tu mi dici gia lo sapevo Traduzione: Grazie u cazz!!!

Sei un buono a nulla Traduzione: Si nu cazz chin d'acqua!!

Ho molti problemi Traduzione: Tenga tant'a cazz pa a cap!!!

Accidenti Traduzione: E' che cazz!!!!

Sono argomenti al di fuori del tuo interesse Traduzione: So cazz mieje

Sono affiatati Traduzione: So cazz e cocchie

 

PAROLE IN DISUSO

Pastella - Biscotto secco.
Arciula - Brocca.
Maccature - Fazzoletto.
Ruttella - Parte dell'antica casa colonica dove venivano conservate le riserve per l'inverno.
Casarielle - Di solito la baracchetta esterna alla casa dove si conservavano gli attrezzi.
Strummele - Una specie di trottola in legno a cui si arrotolava una corda per lanciarla.
Uorie - Orzo
Culetuotene - Un legume ormai in disuso simile a una cicerchia ma più piccola e scura.
Ereva Chiaretta - Un'erba selvatica che si raccoglieva per gli animali.
Ardicule - Ortica
Varrile - Una specie di piccola botte in legno che si usava per tresportare il vino a casa sugli asini dalle cantine.
Palimiente - Vasca in rocca posizionata nelle cantine dove si pigiava il vino. Di solito nella cantina ce ne erano un paio piccoli e uno grande di raccolta.
Mereche - Attrezzo agricolo.

 

SAGGEZZA POPOLARE

 

U punzese tene u sang i rutunn - Il Ponzese ha il sangue del pesce zero. - Perche è il pesce preferito dalla gente di ponza

A femmen nun se cocch cu ciucc pecche ce stracce i lenzole - La donna non dorme con l'asino perchè gli strappa le lenzuola. - La donna cerca l'uomo che si sappia comportare bene.

Nisciuno te dice: lavate a faccia che pare cchiu bello i me - Nessuno ti dice: lavati la faccia che sei più bello di me. - Devi contare solo su te stesso

E ciucce s'appicecan e i varrel ce vann pe mmiezz le liti - Gli asini litigano e le botti ci vanno di mezzo. - Coinvolgere persone che non c'entrano nulla

E figlie so piezz i core - I figli sono pezzi di cuore. - I figli sono la cosa più importante

Femmene ciucce e crape, tenen tutte a stessa cape - Donne, asini e rape hanno tutti lo stesso cervello.

Si ghiut a Puortc pe na rapest - Sei andato a Portici per una rapa. - Hai fatto un viaggio a vuoto

So comm u purp e a ravost - Sono come il polpo e l'aragosta. - Due persone che litigano sempre perchè il polpo e l'aragosta sono due animali nemici.

è ghiut a pisce fetiente - E' andato a male. - Se un affare o un'amicizia è andata male

Jett pe se fa a croce e se cecaje n'uocchio - Andò per farsi una croce e si ceco un occhio. - Detto di una persona molto sfortunata.

Pe ffa dispiett a muglier si tagliaje u cazz!!! - Per fare dispetto alla moglie si tagliò il pene. - Lo si dice di una persona che fa delle rinunce per far male agli altri.

A' appiccit a pip' . - Ha acceso la pipa. - Per uno che non la smette più di parlare.

A' cacciate a cape a forè u sacche. - Ha cacciato la testa dal sacco. - Diretta a chi ha superato i limiti che gli sono consentiti.

A' chiuòppette dint'a tèrre tòje. - Ha piovuto sul tuo terreno. - Espressione usata verso chi è stato baciato dalla fortuna.

Addò arrive mitte u spruòcchel. - Dove arrivi metti il piolo. - Rivolto a chi, per vari motivi, presenta difficoltà nel lavoro.

Addò tène ll'uòcchje tène i mmàne. - Dove ha gli occhi ha le mani. - Ciò che vede tocca.

A facce d'a pizze. - Alla faccia della pizza. - E' una espressione che si usa per le cose che destano meraviglia.

A galline fa l'uòve è ualle ce bruce u cule. - La gallina fa l'uovo e al gallo brucia il culo. - Espressione diretta agli invidiosi e ai gelosi i quali soffrono del miglioramento altrui.

'Agge perze l'amber è l'èsche. - Ho perso l'amo e l'esca. - Questa espressione, ancora oggi tanto di moda, viene usata per mettere in risalto le disavventure in cui ci si è imbattuti.

'Agge raccumannate a pècure u lupe. - Ho raccomandato la pecora al lupo. - Quando ci si mette nelle mani di un disonesto si finisce male.

A legge è fatte p'i fèsse. - La legge è fatta per i fessi. - Chi ha la possibilità, in un modo o nell'altro, elude sempre la legge mentre il povero uomo è costretto a subirla.

Amma vedè addò fa juòrne. - Dobbiamo vedere dove fa giorno. - Dobbiamo cercare un'attività che ci consente di guadagnare perchè la situazione attuale è buia come la notte.

A murì è a pavà ce sta sèmpe tièmpe. - A morire e a pagare c'è sempre tempo. - Non bisogna affrettarsi a saldare i debiti, per essi come per la morte c'è sempre tempo.

Anne perze u scuòrne. - Hanno perso il pudore. - Espressione usata per coloro il cui comportamento supera ogni ritegno.

A' pigliate a vje d'a macchje. - Ha preso la via del bosco. - Si è tirato indietro di fronte agli ostacoli o agli impegni presi.

A' pisciate ncòppe a scòpe. - Ha pisciato sulla scopa. - Si dice a chi sente offeso per una questione di poco conto.

Armammece è ghiate. - Armiamoci e andate. - Modo di dire molto caro ai fannulloni e ai chiacchieroni.

A sarde è grasse. - La sarda è grassa. - Modo di dire per colui che rifiuta vantaggiose offerte di lavoro accontentandosi dello stato misero.

Chiagne è fòtte. - Piange e fa l'amore. - Lo si dice a chi si lamenta nonostante che le sue cose vadano molto bene.

Chille nu fa bène i puòrche. - Quello non fa bene ai maiali. - Ai maiali si danno i rifiuti.

Arje nette nun ave paure dì' trone. - L'aria serena non ha paura dei tuoni. - Quando si ci comporta correttamente non bisogna avere paura delle critiche.

A’rrobbe i ll’ate è sempe meglie. - La roba degli altri è sempre migliore. . L’insaziabilità dell’uomo gli fa desiderare sempre altro.

A’ mala nuvena à port u vinet! - La cattiva notizia la porta il vento. - Le cattive notizie sono come il vento: corrono veloci e arrivano ovunque.

Quante u ciuccie nu vò vevere è inutile cà fischje. - Quando il mulo non vuole bere è inutile che fischi. - Quando una persona è testarda è inutile insistere.

A’ fatte i cuont senz u tavernare. - Ha fatto i conti senza l’oste. - Usato per avvertire qualcuno che visto il suo comportamento arbitrario presto avrà una punizione

A’fatte u piret cchiù gruoss du cule - Ha fatto la scurregia più grossa del culo. - Chi ha fatto qualcosa al di sopra delle sue possibilità.

A’ femmena è comm’a campane si nun a tucclje nù son - La donna è come la campana se non la tocchi non suona. - Per raggiungere “lo scopo” con una donna bisogna osare.

A femmena prene ò c’allatt nun se tocche e nun se vatte. - La donna incinta non si tocca e non si picchia. - Massimo rispetto per la maternità.

A femmena quante vò te fa filà n’facce u fuse. - La donna quando vuole ti fa filare come una rocca. - La donna ha grandi capacità e quando vuole fa rigar dritto l’uomo.

A femmina spusata è mezza prene. - La donna quando è sposata è sempre mezza incinta. - Dormendo col marito è facile che resti incinta.

Chi nun accatte e nu venne nu saglie e nu scenne. - Chi non commercia non sale e non scende. - Lo stipendio non permette di migliorare la propria situazione economica.

Chi nun accett nu merita. - Chi non accetta non merita. - Si offre solo a chi merita quindi non si può rifiutare.

Chi nun à suffert à famm nun sape che gjie a famm. - Chi non ha sofferto la fame non sa cos’è la fame. - Solo chi ha sofferto fame e privazioni sa cosa significano, non chi ha vissuto nell’abbondanza.

Chi nun frauca e nu marite nun sape che gjiè a vite. - Chi non costruisce e non si sposa non sa cos’è la vita. - La costruzione di una casa e il matrimonio sono ritenuti passi fondamentali per la vita di ognuno.

Chi nun tene e pecore nu perd lane. - Chi non ha le pecore non perde lana. - Chi non possiede nulla non ha paura di perdere niente ed’è facile fare i conti con la roba altrui.

A prucessione se vede quante trase e nò quante esce. - La processione si vede quando entra e non quando esce. - I giudizi sulle cose si devo dare solo alla fine non all’inizio.

Archbalene i matin jenche i piscine. - L’arcobaleno di mattina riempie le cisterne. - Se l’arcobaleno compare di mattina molto probabilmente durante il giorno pioverà.

A’ arreccute Criste cu stu paternoste. - Ha arricchito cristo con questo padre nostro. - Ha dato meno di quel che ricevuto.

A’ refuse l’acque int’ù vine. - Ha rimaneggiato l’acqua nel vino. - Per chi si lamenta sempre dei suoi affari anche quando vanno bene.

A fess mman i creatur!!! - Mettere la vagina in mano ai bambini. - Lo si dice per far capire che un certo oggetto o certe situazioni, poste nelle mani di persone che non hanno le capacita per usufruirne od affrontarle, per mancanza di esperienza, risultano inadeguate.

A lava a cap u ciucc se perd tiemp acqua e sapon. - Lavare la testa all'asino fa perdere tempo e denaro. - Lo si dice delle persone ostinate.

A cap i sott fa perd a cap i copp. - La testa di sotto fa perdere la ragione. - Il sesso fa diventare matti.

Chi pazzea cu ciuccie nun ce manchen caucie. - Chi gioca con l'asino probabilmente prenderà qualche calcio. - Lo si dice quando si frequentano brutte compagnie.

Chiov semp dint' all'astiche tuoje. - Piove sempre solo sul tuo tetto. - A ponza dove per secoli si è raccolto acqua piovana per i diversi usi domestici, tramite i tetti a cupola, si dice per schernire un amico al quale gli butta sempre bene e che trae i migliori benefici da ogni situazione oppure che è l'unico a prendere i benefici.

A vennut i pisc senza tira a rezz. - Si è venduto il pescato prima di salpare le reti. - Adattamento ponzese di ha fatto i conti senza l'oste.

Ne vaje truanne una pe grazzie e n'ate pe ghiustizzie. - Ne vuoi una per grazie e una per giustizia. - Qualsiasi scusa è buona pur di aver ragione.

Chi vò male i muonece San Francische se ne paghe. - Chi vuole male ai monaci di San Francesco se ne pentirà. - Anche se lenta, la giustizia fa il suo corso.

U turche vattiate vo mpalà a tutte chille ca jastemmene. - Il turco fondamentalista vuole impalare tutti quelli che bestemmiano. - Gli estremismi non sono mai giusti.

Pullecenelle vuleve esse cundannata da legge i Ponza. - Pulcinella vuole essere condannato dalla legge di Ponza. - La legge a Ponza non sempre viene applicata quindi un reo vuole essere giudicato a Ponza.

All'acqua n'fracide i bastimient. - L'acqua arrugginisce le grandi navi. - Una cosa calma e innocua come l'acqua ha la meglio sui potenti e grossi bastimenti ossia una persona calma e pacata ha la meglio su tutti!!!

Zimpere e crapette una mbullette. - Capra o montone... Stessa testa.

L'asteche è aute e a signora è ppura sorde. - Il tetto è alto e la signora è sorda. - Inutile parlare a chi non vuole sentire.

Decette u uarracine nfacce u pinte i rre: arrassete ca so cchiù belle i te. - Disse il pesce guarracino al pesce pintirrè: rassegnati che sono più belli di te. - Un po' come il proverbio del bue che disse cornuto all'asino.

Chiacchiere e tabacchere nun ghienghene a panza. - Chiacchiere e sigarette non portano cibo. - L'equivalente di senza soldi non si cantano messe

E' pigliate u scoglie du muoneche pu fanale i pusilleche. - Hai scambiato lo scoglio del monaco per il faro di pusichelle. - Hai scambiato una cosa per un'altra.

E' pigliate u stipe pe Don Rafele oppure E' pigliate u spruocchele pa stire i mereche- Come sopra

Chi d'auste nun se vestute, vierne ncuolle ce venute. - Se ad agosto non ci sono introiti... Triste sarà l'inverno.

E'fatte chiove asteche e llavatore. - Hai fatto piovere attraverso il tetto e riempito il lavabo. - Si dice di uno spendaccione.

Fatte sinneche e mange galline. - Fatti sindaco e mangia galline. - Diventa importante ma rimani umile.

Me pare u piecure da Cianelle: sempe 'ndaffarate e i ppecure maie prene. - Mi sembra il pastore di Cianelle: sempre indaffarato e le pecore mai in cinta. - Si dice di una persona che crea solo scompiglio e pochi fatti.

A coppa a sta scorza adda asci' u furmagge. - Da questa scorza deve uscire il formaggio. - Si usava per dire che la quadratura del bilancio familiare era dovuto all'oculatezza della gestione.

''Zompa chi pò'' decette u gnaravuottele. - Equivalente di ''si salvi chi può''.

Decette aluzze nfacce u spaduzze''gruosse sie...ma paure nun tenghe''. - La statura non significa necessariamente forza.

Nisciune t'ha ditte'' Arape stu delorge e dice che ora è''. - Si dice a chi non ama farsi i fatti suoi.

Staie ienne a feste d'u Scassone. - State andado alla festa di Scassone. - Si usa dire a chi è esageratamente in tiro.

Me pare nu cottere i spasse. - Come sopra.

Staie vestute i messa cantata. - A chi si mette gli abiti della festa...un po' come ''u cottere i spasse''.

E'fatte furia furia e ritirata spagnola. - Una persona che fà molte chiacchiere e pochi fatti.

E' fatte a fine di guardie regie. - Hai fatto la fine delle guardie reali.

Si pecurare fusse e d'ore vaie vestute, sempe i latte fiete. - Se il pastore fosse vestito d'oro, puzzerebbe sempre di latte. Equivalente di l'abito nn fa il monaco.

Me pare u pollece nfarinate. - Si usava dire a qlc che ostentava ricchezza e raffinatezza a sproposito.

Me pare u ciucce i fechelle: nuvantanov chiaie e a cota fraceta. - Mi sembra l'asino di Fechelle: novantanove piaghe e la coda fracida. - Uno sfigato cronico.

Si a uallere fosse mmedia se purtasse strascenanne. - Se l'invidia fosse visibile come la''uallera''...brutta storia!

Si brutte comme marcoffe. - ''marcoffe'' in dialetto è il tre bastoni.

Mene vase comme Carmela a matta. - Manda baci come Carmela la matta. - Una persona troppo civettuola.

Mazze e panelle fanne i figlie belle, panelle senza mazze fanne i figlie pazze. - Per educare bene i figli bisogna premiarli ma anche punirli quando c'è bisogno.

Mene capate comme nu capennuglie. - Una persona troppo irruenta.

Decette u pappece nfacce a noce''damme tiempe ca te spertose''. - Disse il verme alla noce "Dammi tempo che ti buco". Dare tempo al tempo.

Tre cicere mmocche nun si fit e tenè. - Non è capace di tenere neanche 3 ceci in bocca. - Una persona che nn sa tenere un segreto.

Cu na botta e fatte doie fucetule. - Equivalente di 2 piccioni con una fava.

Tieni i ccorne comme na sporte i maruzze. - Hai tante corna come quelle che ci sono in una cesta piena di lumache. - Una persona molto irrequieta oppure con un coniuge "allegro".

E'sbatte comme u mare nfacce i scoglie. - Devi sbattere come il mare contro gli scogli. - Espressione brutta e malaugurante.

E' sbatte comme marche sinistre. - Come sopra.

Tiene na mane a ffà zeppule. - Una persona che racconta balle.

Staie tutta mpusumate. - Stai tutta improfumata. - Si usava dire alle donne eccessivamente intolettate.

Staie tutta ammurzate - Si usava dire a una persona imbronciata.

Viennere e nepute, chelle ca faie è tutte perdute. - Qualsiasi cosa si faccia per gli eredi, è tutto perso.

Merde e cantere unu muntone. - Poca differenza tra il pitale ed il resto.

Staie comme nu capone cecate. - Stai come un cappone ceco. - Si usa dire a una persona reduce da una sbornia o assonnatissima.

Mangiate ore e cacate chiumme. - Mangiato oro e defecato piombo. - Si dice a qualcuno dopo un mal di pancia eccessivo.

E'fatte comme S.Chiara: doppe arrubbate ha mise i pporte i fierre. - Hai fatto come Santa Chiara: dopo che hanno rubato hai messo le porte con le sbarre. - Non si prevede ma si interviene solo dopo il danno.

Cunsiglie i vorpe... Dammagge i galline. - Il consiglio della volpe danneggia le galline. - Mai fidarsi delle persone furbe che fregano quelle poco sveglie.

Me pare a iatta i zi Maria,nu poche chiagne e nu poche rire. - Mi sembra la gatta di zia Maria, un po' piange e un po' ride. - Una persona è di umore alterno.

U mare fete. - Il mare puzza. - Il mare è così calmo che sembra una palude.

Mala nuttate e figlia femmene. - Un travaglio lungo caratterizza la nascita di una bimba.

Cazze so gghiute e cazze so venute. - Così come sono andato sono tornato. - Una trattativa finita male.

Chi chiaita vence. - Chi è insistente l'ha sempre vinta.

U levante cache u cazze a tutte quante. - Il Levante da noia a tutti.

U lebecce u fa tuoste comme na vrecce. - Ehm....

' ma'...cicche me tocche... Toccheme cicche ca mamme nun ce stà''. - "Mamma Ciccio mi tocca... Toccami Ciccio che mamma non ci sta". - Indica due bambini che si fanno i dispetti.

Punent e levant s'ammoscie dint a mutand!!!!!! - Ponente e Levante fanno ammosciare il pene.

Si comm u Mamozio - Sei come il mamozio che è una statua che stava sotto al comune e si dice a chi rimane fermo sulle sue posizioni

E'fatte na parte comma Macchione - Una persona avida che tende a tenere e prendere tutto per sè.

'E fatt a fin i Scasson - Hai fatto la fine di Scassone. - Hai avuto una grande annata.

Ti guadagne a mare e viente e i gghiette a carmarie. - Guadagni mari e venti e butti la calmeria. - Si dice a uno spendaccione.

Si nnate a cemmerze. - Sei nata al contrario. - U na persona che fa tutto al contrario o che dice sempre no.

Canta caruli' ca l'aria è ddoce! - Canta uccellino che l'aria è dolce. - Quando si è stufi di una discussione o di un colloquio noioso...fate cantare Carolina!

A peggia palla ha fatte a meglia botta. - La palla peggiore ha fatto l'esplosione più grossa - Da chi nn ti aspetti possono uscire belle cose.

Chi tene mala capa adda teni' bboni ccoscie. - Chi è malvagio ha gambe buone - Le cattive azioni contemplano buone gambe.

Me pare nu ricche pelone. - Si rifà al pezzente risalito.

Sparte ricchezze...addevente puvertà. - Dividi ricchezza e diventa povertà - La divisione sminuisce il valore delle cose.

Palmarole m'ha cuotte u core. - Palmarola mi ha cotto il cuore - Si usava per definirsi innamorati di Palmarola.

Ha fatte i nozze chi funge. - Ha fatto il matrimonio con i funghi - Si usava dire a chi, specialmente in un pranzo, faceva brutta figura.

Chiste è nu scoglie ca nun fa patelle. - Questo scoglio non fa padelle - A chi nn vuol saperne di una cosa.

Me pare nu tremmuline. - Mi sembra un verme da trappola - A qualcuno particolarmente magro.

A chiàgnere 'nu muorto so' làcreme pèrze - Piangere il morto non serve a nulla. - è inutile piangere sul latte versato.

'A cicala canta, canta e pò schiàtta. - La cicala canta canta e poi muore. - Lo si dice dei tipi buffoni che parlano solo.

'A cunfidenza è 'a mamma d''a mala criànza. - La confidenza è la madre della maleducazione.

Addo ce stann campan ce stann puttan. - Il mestiere piu antico del mondo è presente d'appertutto.

“Tenimme’e mmane a posto!” dicette a cozzeca a’u purpo. - "Teniamo le mani a posto!" Disse la cozza a polpo - Si usa per schernire un ragazzo troppo irruento nel rapporto con l'altro sesso.

Cu' tanta ualle a canta' nun fa' maje juorno. - Con tanti galli a cantare non si fa mai giorno. - Troppa gente a comandare non porta da nessuna parte.

"Comm'é u tiemp??" "é trubbeea!!" - Non è un proverbio ma si usa per dire che il tempo peggiora.